domenica 23 novembre 2008
SIMULAZIONE VERIFICA
Nome:
Cognome:
Classe:
Data:
Sezione 1
Scomponi, nella modalità più opportuna, i seguenti polinomi e indica il metodo utilizzato.
Sezione 2
Determina il massimo cumene divisore e il minimo comune multiplo dei seguenti polinomi.
Sezione 3
Cosa vuol dire scomporre un polinomio in fattori primi?
Cosa si intende per polinomio irriducibile?
LEZIONE 4 - Parte II
Massimo comune divisore di polinomi
Per calcolare il M.C.D. di due o più polinomi, si scompongono i polinomi in fattori primi e si moltiplicano tra loro i fattori comuni presi una sola volta con il minimo esponente.
Esempio
Testo
Calcolare il massimo comune divisore tra i seguenti polinomi
Esempio
Testo
Calcolare il massimo comune divisore tra i seguenti polinomi
Si moltiplicano tra loro i fattori comuni con il minimo esponente
Esercizi
Calcolare il M.C.D. dei seguenti polinomi
Esercizi
Calcolare il M.C.D. dei seguenti polinomi
Minimo comune multiplo di polinomi
Per calcolare il m.c.m. di due o più polinomi, si scompongono i polinomi in fattori primi e si moltiplicano tra loro i fattori comuni e non comuni presi una sola volta con il massimo esponente.
Esempio
Testo
Calcolare il massimo comune divisore tra i seguenti polinomi
Esempio
Testo
Calcolare il massimo comune divisore tra i seguenti polinomi
Svolgimento
Si scompongono in fattori i polinomi dati:
Si evidenziamo i fattori comuni e non, con il massimo esponente
Si scompongono in fattori i polinomi dati:
Si evidenziamo i fattori comuni e non, con il massimo esponente
Si moltiplicano tra loro i fattori comuni con il minimo esponente
Esercizi
Calcolare il M.C.D. dei seguenti polinomi
Esercizi
Calcolare il M.C.D. dei seguenti polinomi
LEZIONE 4 - Parte I
Prerequisiti
Massimo comune divisore di numeri naturali
Il massimo comune divisore (M.C.D.) di due numeri naturali è il più grande tra i divisori comuni a due numeri. Operativamente, per determinare M.C.D., si moltiplicano i fattori comuni con il minimo esponente.
Esempio
Testo
Determinare il massimo comune divisore tra 540 e 162 [in simboli M.C.D.(540,162)].
Svolgimento
Si scompongono in fattori primi i numeri dati:
Si evidenziano i fattori comuni:
Si scelgono i fattori comuni con il minimo esponente:
Si moltiplicano tra loro i fattori comuni con il minimo esponente:
Minimo comune multiplo di numeri naturali
Il minimo comune multiplo (m.c.m.) di due numeri naturali è il più piccolo numero, diverso da 0, tra i loro multipli. Operativamente, per determinare m.c.m., si moltiplicano tutti i fattori, comuni e non, presi con il massimo esponente.
Esempio
Testo
Determinare il minimo comune multiplo tra 327 e 442 [in simboli m.c.m.(327,442)].
Svolgimento
Si scompongono in fattori primi i numeri dati.
Si evidenziano i fattori comuni e non, con il massimo esponente:
Si moltiplicano tra loro i fattori comuni e non, con il massimo esponente:
Massimo comune divisore di numeri naturali
Il massimo comune divisore (M.C.D.) di due numeri naturali è il più grande tra i divisori comuni a due numeri. Operativamente, per determinare M.C.D., si moltiplicano i fattori comuni con il minimo esponente.
Esempio
Testo
Determinare il massimo comune divisore tra 540 e 162 [in simboli M.C.D.(540,162)].
Svolgimento
Si scompongono in fattori primi i numeri dati:
Si evidenziano i fattori comuni:
Si scelgono i fattori comuni con il minimo esponente:
Si moltiplicano tra loro i fattori comuni con il minimo esponente:
Minimo comune multiplo di numeri naturali
Il minimo comune multiplo (m.c.m.) di due numeri naturali è il più piccolo numero, diverso da 0, tra i loro multipli. Operativamente, per determinare m.c.m., si moltiplicano tutti i fattori, comuni e non, presi con il massimo esponente.
Esempio
Testo
Determinare il minimo comune multiplo tra 327 e 442 [in simboli m.c.m.(327,442)].
Svolgimento
Si scompongono in fattori primi i numeri dati.
Si evidenziano i fattori comuni e non, con il massimo esponente:
Si moltiplicano tra loro i fattori comuni e non, con il massimo esponente:
venerdì 21 novembre 2008
LEZIONE 3 - Parte III
Teorema di Ruffini
Un polinomio P(x) è divisibile per il binomio (x-a) se e solo se P(a)=0, cioè se a è uno zero del polinomio.
In questo modo è possibile scomporre P(x) in fattori.
Un polinomio P(x) è divisibile per il binomio (x-a) se e solo se P(a)=0, cioè se a è uno zero del polinomio.
In questo modo è possibile scomporre P(x) in fattori.
Infatti se P(x) è divisibile per il binomio (x-a) si avrà
che è appunto una scomposizione di P(x) in fattori. Ovviamente anche Q(x) è un divisore di P(x) che può, eventualmente, essere nuovamente scomposto in fattori.
Come trovare un binomio (x-a) divisore di P(x)?
Attraverso gli zeri del polinomio si individua il termine a e di seguito si applica la struttura di Ruffini: Vediamo la costruzione mediante un esempio di cui, in precedenza, avevamo calcolato gli zeri 1) Posizioniamo i coefficienti delle incognite.
N.B.1 Il polinomio deve essere ordinato
N.B.2 Qualora non fosse presente un grado di un incognita si utilizza 0 come coefficiente 2) Posizioniamo il termine noto 3) Posizioniamo il valore 4) Facciamo scendere il primo coefficiente, lo moltiplichiamo per a ed il prodotto lo disponiamo in colonna al secondo coefficiente, eseguiamo la somma riportando il risultato che viene a sua volta moltiplicato per a e così a seguire fino al completamento della casella del resto che deve contenere il valore 0 al fine di validare il teorema.
5) Scriviamo il polinomio come scomposizione di fattori, facendo attenzione che i coefficienti di
Q(x) siano di un grado inferiori rispetto a P(x). Per quanto detto il binomio divisore (x-a), con a=1, è pari a (x-1) ed il quoziente è 6) Controlliamo che il polinomio Q(x) non sia a sua volta scomponibile, cercando gli zeri del polinomio. I divisori del termine noto sono di conseguenza
Non esistono zeri del polinomio quindi il polinomio è irriducibile.
7) Per quanto detto P(x) risulta scomposto ai minimi termini e si può scrivere nella forma fattorizzata
Esercizi
Scomporre mediante Ruffini gli esercizi 1 e 2 relativi agli zeri di un polinomio.
Come trovare un binomio (x-a) divisore di P(x)?
Attraverso gli zeri del polinomio si individua il termine a e di seguito si applica la struttura di Ruffini: Vediamo la costruzione mediante un esempio di cui, in precedenza, avevamo calcolato gli zeri 1) Posizioniamo i coefficienti delle incognite.
N.B.1 Il polinomio deve essere ordinato
N.B.2 Qualora non fosse presente un grado di un incognita si utilizza 0 come coefficiente 2) Posizioniamo il termine noto 3) Posizioniamo il valore 4) Facciamo scendere il primo coefficiente, lo moltiplichiamo per a ed il prodotto lo disponiamo in colonna al secondo coefficiente, eseguiamo la somma riportando il risultato che viene a sua volta moltiplicato per a e così a seguire fino al completamento della casella del resto che deve contenere il valore 0 al fine di validare il teorema.
5) Scriviamo il polinomio come scomposizione di fattori, facendo attenzione che i coefficienti di
Q(x) siano di un grado inferiori rispetto a P(x). Per quanto detto il binomio divisore (x-a), con a=1, è pari a (x-1) ed il quoziente è 6) Controlliamo che il polinomio Q(x) non sia a sua volta scomponibile, cercando gli zeri del polinomio. I divisori del termine noto sono di conseguenza
Non esistono zeri del polinomio quindi il polinomio è irriducibile.
7) Per quanto detto P(x) risulta scomposto ai minimi termini e si può scrivere nella forma fattorizzata
Esercizi
Scomporre mediante Ruffini gli esercizi 1 e 2 relativi agli zeri di un polinomio.
sabato 15 novembre 2008
LEZIONE 3 - Parte II
Metodo di Ruffini
Teorema del resto
Dato un polinomio P(x), il valore che si ottiene sostituendo alla variabile x un numero a, è il resto della divisione del polinomio per il binomio (x-a).
Verifichiamo sostituendo in
da cui
Zeri di un polinomio
I valori che sostituiti a un polinomio lo rendono uguale a zero si chiamano zeri di un polinomio.
Se il coefficiente del termine di grado massimo è pari a 1 (indipendentemente dal segno), gli zeri del polinomio devono essere ricercati nell’insieme dei divisori del termine noto.
Esempio
Trovare gli zeri del polinomioI divisori del termine noto sono
Pertanto solo 1 è uno zero del polinomio.
Se il coefficiente del termine di grado massimo è diverso da 1, gli zeri del polinomio devono essere ricercati nell’insieme dei divisori del termine noto e delle frazioni aventi per numeratore un divisore del termine noto e per denominatore un divisore del coefficiente del termine di grado massimo.
Esempio
Trovare gli zeri del polinomioI possibili zeri sono i divisori del termine noto
Teorema del resto
Dato un polinomio P(x), il valore che si ottiene sostituendo alla variabile x un numero a, è il resto della divisione del polinomio per il binomio (x-a).
Dimostrazione.
Sostituendo a alla x in entrambi i membri della precedente equazione si ottiene
Sostituendo a alla x in entrambi i membri della precedente equazione si ottiene
Esempio
Si divida il polinomio
per il binomio
Si è quindi ottenuto Si divida il polinomio
per il binomio
Verifichiamo sostituendo in
da cui
c.v.d.
Zeri di un polinomio
I valori che sostituiti a un polinomio lo rendono uguale a zero si chiamano zeri di un polinomio.
Se il coefficiente del termine di grado massimo è pari a 1 (indipendentemente dal segno), gli zeri del polinomio devono essere ricercati nell’insieme dei divisori del termine noto.
Esempio
Trovare gli zeri del polinomio
Verifichiamo, sostituendoli all’incognita, se annullano il polinomio.
Pertanto solo 1 è uno zero del polinomio.
Se il coefficiente del termine di grado massimo è diverso da 1, gli zeri del polinomio devono essere ricercati nell’insieme dei divisori del termine noto e delle frazioni aventi per numeratore un divisore del termine noto e per denominatore un divisore del coefficiente del termine di grado massimo.
Esempio
Trovare gli zeri del polinomio
a cui si aggiungono le frazioni
Verifichiamo, sostituendoli all’incognita, se annullano il polinomio.
Pertanto solo
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